I 7 dipinti meravigliosi di Van Gogh da (ri)scoprire, immergendosi nel mondo del celebre artista olandese e delle sue opere più iconiche.
Vincent Willem Van Gogh, il genio ribelle dell’arte olandese, ha intessuto un’avventura tempestosa tra i pennelli e la vita quotidiana. Il suo straordinario lascito artistico include quasi 900 opere pittoriche e oltre mille intricati disegni, senza dimenticare gli schizzi e le annotazioni che rivelano la sua mente creativa. Tra le sue creazioni, capolavori senza tempo come “La Notte Stellata”, le esplosioni di colore dei girasoli e gli autoritratti sfaccettati sono diventati pilastri dell’immaginario collettivo. Questo visionario pittore ha dato vita a opere che vanno oltre la tela, trasformandosi in simboli eterni che catturano l’anima anche di chi non si considera un esperto d’arte.
Queste opere d’arte, spesso reincarnate su magliette, gadget e puzzle, trasformano la sua genialità in simboli riconoscibili persino per chi non è un esperto d’arte. Tuttavia, nell’ombra della sua morte prematura e tragica, molte delle sue opere, nonostante la loro profondità, rimangono sconosciute. Scopriremo insieme questo lato meno esplorato del suo genio, senza tralasciare, naturalmente, le gemme più celebrate.
7 dipinti di Van Gogh che bisogna assolutamente conoscere
Vincent van Gogh esprimeva spesso che più la sua vita diventava caotica e sofferente, più si sentiva spinto ad esprimersi attraverso l’arte. Nonostante la difficoltà della sua esistenza, considerava vivere come artista meno impegnativo di vivere una vita ordinaria. Van Gogh, un genio spesso frainteso durante la sua vita, nacque il 30 marzo 1853 e morì il 29 luglio 1890. Ecco una piccola raccolta delle sue opere che riflettono l’arco della sua vita breve ma intensa.
Notte stellata
La Notte stellata del 1889 è una delle opere d’arte più famose di Van Gogh, conservata attualmente al Museum of Modern Art di New York. Sembra che Van Gogh fosse particolarmente affascinato dal cielo notturno e dalla luce del gas riflessa sull’acqua ad Arles. Il suo entusiasmo per il quadro era tale da condividere un disegno dello stesso con il suo amico e collega pittore, Eugène Boch. L’opera ha fatto la sua apparizione pubblica nel 1889 alla mostra della Société des Artistes Indépendants a Parigi. Van Gogh ha delineato con precisione e un po’ di sentimento il dipinto in una delle sue numerose lettere al fratello Theo, descrivendo così: “…Il cielo stellato, dipinto di notte, in realtà illuminato da luci a gas. Il cielo è di un color turchese, l’acqua è blu intenso, il terreno è color lavanda. La città si illumina in toni di blu e viola. Il gas brilla in una tonalité di giallo e i suoi riflessi appaiono come un dorato color ruggine che scende al verde bronzo. Sulle tonalità acquamarina del cielo, l’Orsa Maggiore risplende verde e rosa, un discreto contrasto con l’oro forte della luce del gas. Completano il quadro due vibrantissime figure di amanti in primo piano…”
I Girasoli
I Girasoli sono un altro capolavoro riconosciuto di Van Gogh, non limitato a un singolo quadro ma a una serie di dipinti su tela realizzati tra il 1888 e il 1889. I girasoli erano uno dei suoi soggetti favoriti, raffigurati nei suoi lavori in svariati modi e composizioni, con numeri di fiori e sfondi variabili.
La camera di Vincent ad Arles
Tra le opere di Van Gogh del 1888 e 1889, spicca La camera di Vincent ad Arles. Non si tratta di un unico dipinto, ma di una serie di tre quadri, ognuno conservato in una location diversa: il Van Gogh Museum di Amsterdam, l’Art Institute of Chicago e il museo d’Orsay di Parigi. Il più famoso di questi è probabilmente quello conservato ad Amsterdam, realizzato nel 1988, di dimensioni 72x91cm.
I mangiatori di patate
Il quadro intitolato ‘I mangiatori di patate’, rappresenta il dipinto più significativo del periodo olandese di Van Gogh, prima di trasferirsi a Parigi. Tra metà aprile e l’inizio di maggio del 1885, Van Gogh si dedica intensamente alla realizzazione di quest’opera con qualche modifica apportata più tardi nello stesso anno utilizzando un pennello minuto. Durante questo periodo olandese, la personalità di Van Gogh inizia a manifestarsi soprattutto attraverso quello che consideriamo le sue ‘opere clandestine’. Infatti, Van Gogh si concentra su una serie di studi su soggetti specifici, tra i quali ‘I mangiatori di patate’, risulta essere il suo primo capolavoro.
Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles
Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles al Crepuscolo è un’opera d’arte dipinta nel 1888 e attualmente conservata nel museo di Kröller-Müller a Otterlo. Quest’opera di Vincent van Gogh è uno dei numerosi dipinti dedicati a questo tema. L’artista ha spiegato le condizioni della creazione del dipinto in una lettera, chiedendo se l’interlocutore avesse letto Bel-Ami di Guy de Maupassant e quale fosse il suo pensiero sulle competenze dell’autore. Ha connesso la descrizione delle stelle che brillano nella notte parigina, decorata dalle luci brillanti dei caffè sul boulevard come descritto in Bel Ami, con il soggetto che aveva dipinto sulla tela.
Ramo di mandorle in fiore
Il dipinto “Ramo di mandorle in fiore” è stato realizzato a Saint Rémy nel 1890. Vincent Van Gogh lo dipinse come un dono per suo fratello Theo Van Gogh e sua moglie Johanna Bonger, in occasione della nascita del loro piccolo figlio, Vincent Willem. Il pittore scelse i rami fioriti del mandorlo come emblema della vita; questi sono tra i primi alberi a fiorire e annunciano l’arrivo della primavera nel caldo sud. Si può evidenziare l’influenza delle stampe giapponesi nell’opera, la quale avrebbe dovuto essere la prima di una serie. Tuttavia, Van Gogh non riuscì a completarla a causa di un profondo turbamento.
Voli di corvi sopra un campo di grano
Il dipinto viene considerato come un grido di dolore lancinante, enfatizzato dal movimento vertiginoso delle pennellate, attraverso le quali l’artista trasferisce le sue emozioni e la sua sofferenza sulla realtà che lo circonda. Van Gogh era noto per il suo profondo rispetto verso le forze della natura, motivo per il quale molte delle sue opere ritraggono cieli in tumulto. L’artista era convinto del potenziale artistico infinito se tali immagini venivano raffigurata su un tela.