Per tutti coloro che vogliono ristrutturare casa spunta fuori il Superbonus ristretto. Nuovo aiuto per tutti i cittadini italiani.
In molti ricorderanno il Superbonus, strumento chiave per la riqualificazione energetica degli edifici, contestatissimo dall’attuale Governo. Dopo la possibile rimozione arrivano delle significative modifiche. L’obiettivo è quello dare una mano a tutte quelle famiglie in difficoltà economica.
Il Governo ha deciso un nuovo approccio per quanto riguarda il Superbonus e questo riguarda l’utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per sostenere coloro che hanno maggiori difficoltà finanziarie nella ristrutturazione di condomini, abitazioni e case popolari, al fine di adeguarsi alle direttive delle Case Green. Quindi si dirà addio alla cessione del credito, gli sconti in fattura e la detrazione fiscale, si sta introducendo il concetto di “Esco” come pilastro del sistema.
Con questa evoluzione si punta a risolvere le distorsioni causate dai precedenti meccanismi e a fornire un supporto più mirato agli incapienti fiscali, vale a dire coloro che non pagano tasse a causa di redditi rientranti nella No Tax Area o debiti fiscali minimi che portano alla perdita di detrazioni. La transizione verso l’uso dei fondi del PNRR per l’efficienza energetica di abitazioni e condomini, limitata a persone con difficoltà economiche, è un passo significativo. Allo stesso dubbio ci sono dubbi sul finanziamento visto che serviranno fondi pari a 1 miliardo e 38 milioni di euro. Sono diverse però le novità apportate dal Superbonus Ristretto.
Il Superbonus “ristretto” per condomini e abitazioni residenziali prevede una riduzione al 70% dei benefici fiscali dal 2024. Senza cessione del credito e sconto in fattura, i condomini in difficoltà economica rischiano di bloccare gli interventi di efficientamento energetico dell’intero stabile. Per evitare questo scenario, sono stati stanziati 460 milioni di euro a favore dei condomini più svantaggiati.
Secondo le prime indiscrezioni, le nuove norme dovrebbero entrare in vigore a metà del prossimo anno, con la definizione delle regole operative e la scelta di un “partner operativo” per gestire le risorse. Queste risorse saranno destinate alle Esco per implementare gli interventi di efficientamento energetico nelle case popolari e nell’edilizia residenziale sociale. Come anticipato però ci sono ancora dei dubbi per quanto riguarda le modalità di gestione di tali risorse.
Infatti bisognerà capire se la gestione di queste riforme avverrà sotto forma di tasso agevolato su prestiti e mutui o garanzie sui prestiti. Queste decisioni sono cruciali anche per adempiere agli obblighi derivanti dalla direttiva Case Green, la cui decisione finale è attesa entro il 7 dicembre 2023. Nonostante le numerose modifiche l’Italia si trova comunque di fronte alla sfida di adeguare almeno 5 milioni di edifici, ovviamente seguendo le norme green previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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