Quali sono le norme che regolano i permessi della legge 104, la particolarità da ricordare per i giorni di lunedì e venerdì.
La legge 104 del 1992 è un impianto normativo che regola e definisce tutta una lunga serie di questioni riguardanti la disabilità, dall’integrazione scolastica all’assistenza domiciliare, dal lavoro al ruolo di caregivers e familiari. Una legge che nel corso degli anni ha subito varie modifiche e integrazioni, ma che ha definito in maniera innovativa e ancora valida la disabilità nel contesto sociale.
Largo spazio nel quadro legislativo è dato alla funzione e al ruolo dei caregivers e dei familiari nell’assistenza e nella cura del disabile, con la garanzia del diritto della famiglia alla presenza e al sostegno della persona invalida. Si tratta quindi di un apparato di norme molto sentito e che definisce diritti e doveri anche del lavoratore impegnato nell’assistenza.
Una delle questioni più delicate è quella inerente l’assistenza del disabile da parte del congiunto impegnato al lavoro. I permessi connessi alla legge 104 riguardano i rapporti tra dipendente e datore di lavoro, ma sono anche un diritto che non può essere negato al lavoratore. Per loro natura sono degli strumenti flessibili per adattarsi al meglio alle singole esigenze del cittadino.
In genere i permessi della 104 si possono usare anche nelle giornate di lunedì e venerdì per allungare il fine settimana anche se richiedono un’autorizzazione da parte del datore di lavoro. Un aspetto importante è che siano consecutivi e che rispettino il limite massimo consentito di tre giorni al mese. La comunicazione per i permessi va presentata con anticipo, anche se la comunicazione non rappresenta un obbligo.
Vi sono quindi delle limitazioni per evitare usi impropri dei permessi, ma l’aspetto decisivo è che non siano compromessi i diritti del disabile, del lavoratore disabile e dei caregivers. Ci sono però delle eccezione alla flessibilità di questo strumento. In alcuni contratti lavorativi sono regolati anche permessi e orari di lavoro. È il caso del contratto della scuola, per il quale al contrario di altri accordi non è possibile usare i permessi in giorni consecutivi.
Per esempio, non si può ottenere un permesso il venerdì e poi il lunedì. Occorre invece tornare a scuola almeno un giorno per continuare ad avere dei permessi. Le limitazioni sono meno pressanti, se il beneficiario fruisce dei permessi, frazionando le giornate, con permessi a ore. In conclusione, un permesso non può essere negato, se il disabile necessita di assistenza, ma occorre conoscere le particolarità condizioni dei contratti di lavoro.
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