Se anche tu ami la cravatta e la indosseresti ogni giorno, devi assolutamente sapere chi l’ha inventata e perché: che storia incredibile
La cravatta è un accessorio spesso creduto fuori moda ma che, in realtà, è amato ancora oggi da tantissimi uomini. Elegante e capace di rendere una camicia casual davvero stilosa nel giro di pochissimi secondi, oggi è indossata molto anche dalle donne, che la usano come accessorio di stile in particolari situazioni.
Oggi come oggi ne esistono di moltissime tipologie, forme, colori e dimensioni e ognuno può trovare quella più adatta a sé, anche in base all’occasione in cui la si vuole indossare e a come si è vestiti. Ciò che si deve sapere, però, è che questo accessorio è davvero storico e ha un passato e un’origine incredibili: ecco com’è nato!
Secondo i più fantasiosi, la prima cravatta mai apparsa è quella che decora il collo della colonna di Traiano a Roma. In realtà, però, i legionari romani nel II secolo dopo Cristo non indossavano delle vere e proprie cravatte, ma dei pezzi di stoffa annodati attorno al collo come protezione. Si può dire invece che i precursori della cravatta siano i fazzoletti, entrati nell’armadio dell’uomo a partire dal XVII secolo: il primo prototipo attuale, però, è americano e risale al XVIII secolo.
A quel tempo veniva chiamata “bandana” e consisteva in un grande fazzoletto che avvolgeva il collo in più giri e si fissava, infine, con un fiocco. A renderla popolare fu James Belcher, un pugile americano. Ciò che però indossiamo oggi è molto diverso da quelle prime bandane e somiglia più a ciò che invece indossavano i membri dell’Exter College di Oxford nel 1880: questi, infatti, presero i nastri dei cappelli di paglia e li legarono al collo con un nodo, inventando la prima cravatta da club.
Il 25 giugno sempre del 1880, poi, questi chiesero al loro sarto di fiducia di confezionare cravatte con colori più appropriati e, intorno al 1900, in Inghilterra iniziarono a diffondersi cravatte destinate a persone del ceto medio emergente, che con questo accessorio voleva dimostrare la propria posizione sociale. Ancora oggi, le cravatte da cerimonia vengono realizzate con lo stesso procedimento con cui le si confezionava nei primi del Novecento, tagliando il tessuto con un angolo di 45° rispetto al drittofilo e impiegando tre strisce di seta, poi cucite insieme.
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