Sei superstizioso e i tuoi amici ti prendono in giro? Puoi dimostrare loro che avevi ragioni tu fin dall’inizio: ecco perché.
La superstizione ha sempre fatto parte dell’essere umano fin dalla notte dei tempi. C’è chi davvero crede nei segni del destino, nella fortuna o nella sfortuna e nei mille modi per attirarsi sciagure o garantirsi un futuro roseo e un cammino meno accidentato che mai. Ecco perché per qualcuno un cappello sul letto non ha alcun significato e per altri, invece, ne ha uno ben preciso e non è affatto positivo.
Se i tuoi amici ti hanno sempre preso in giro perché sei troppo superstizioso e se vedi un gatto nero cambi strada, da oggi in poi potrai dimostrare loro che hai sempre avuto ragione tu. La scienza conferma che ci sono ben 3 modi in cui le superstizioni possono salvarti la vita e che dunque averle non è affatto qualcosa di negativo, anzi. Ecco il motivo dietro tutto questo.
Per chi non ci crede, le superstizioni sono soltanto fandonie inventate da persone troppo suscettibili e storce il naso di fronte a chi si lancia il sale dietro la schiena, non dorme con i piedi rivolti verso la porta, non passa sotto le scale e non apre ombrelli in casa. Ma chi, invece, crede nei comportamenti che possono attirare sfortuna, sciagure ed eventi negativi non ci penserebbe due volte a compiere questi piccoli riti. Se tu non lo fai, ci sono 3 buoni motivi per diventare superstizioso.
1. Ti aiutano a mantenere il controllo
Una delle ragioni psicologiche per cui le persone credono nelle superstizioni è la voglia spasmodica di avere il controllo sulla propria vita. Finché non diventa una malattia, è un meccanismo di coping tutt’altro che negativo. Ma forse dovreste affrontare quello che avete dentro prima di dare la colpa ad un povero gatto nero.
2. Ci connettono alle nostre radici
Le superstizioni derivano dal folklore e dalla cultura del luogo in cui viviamo. Crederci può significare sentirsi legati alle proprie radici e dà un senso di appartenenza che poche altre cose riescono a regalare. Anche in questo caso, l’importante è non farne una malattia.
3. Sono un meccanismo di coping
Tutti abbiamo, volente o nolente, i nostri modi per affrontare le cose della vita. C’è chi si butta, appunto, sulle superstizioni che sono un modo meno dannoso di altri per sfogare malesseri e frustrazioni. Può essere utile, tuttavia, andare più a fondo e scavare nelle ragioni per cui si è fatti così.
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