L’invecchiamento attivo e il miglioramento delle condizioni di vita permettono a un numero sempre maggiore di persone di raggiungere e superare i cento anni
Il fenomeno della longevità in Italia è un tema di grande interesse, con numeri che spesso sfidano le aspettative. Al 1° gennaio 2024, l’Istat ha registrato un totale di 22.552 centenari in Italia, un dato che pone il nostro Paese tra i più longevi al mondo. Questa crescita, pari a oltre il 30% negli ultimi dieci anni, illumina un aspetto affascinante della società italiana: l’invecchiamento attivo e il miglioramento delle condizioni di vita che permettono a un numero sempre maggiore di persone di raggiungere e superare i cento anni.
Il predominio femminile tra i centenari
Il panorama dei centenari italiani è dominato dalle donne, che rappresentano oltre l’80% di questa popolazione. Questo dato diventa ancora più impressionante se si considera la categoria dei semi-supercentenari (105 anni e oltre), dove la percentuale femminile sale al 90%. I nomi più diffusi tra i centenari sono Giuseppe per gli uomini e Maria per le donne, seguiti da Antonio e Rosa, e da Giovanni e Anna. La maggior parte di questi individui ha vissuto la perdita del coniuge, e tra i pochi ancora sposati, gli uomini sono più numerosi delle donne.
L’aumento dei supercentenari
Negli ultimi quindici anni, anche i supercentenari, cioè coloro che hanno superato i 110 anni, sono raddoppiati, passando da 10 individui nel 2009 a 21 nel 2024. Tuttavia, i record assoluti di longevità in Italia rimangono imbattuti, con Antonio Todde, che ha vissuto fino a quasi 113 anni, ed Emma Morano, che ha raggiunto l’età di 117 anni, rendendola la donna contemporanea più longeva al mondo fino alla sua morte nel 2017.
Distribuzione geografica della longevità
Dal punto di vista geografico, i centenari sono distribuiti in modo eterogeneo sul territorio nazionale. La Lombardia guida la classifica con oltre 3.000 centenari, seguita dal Lazio e dall’Emilia-Romagna, entrambe con più di 2.000 centenari. Per i semi-supercentenari, la Lombardia si conferma al primo posto con oltre 100 residenti di età superiore ai 105 anni, seguita dall’Emilia-Romagna e dal Veneto.
Analisi della densità di centenari
Interessante è anche l’analisi della densità di centenari rispetto alla popolazione regionale. La Liguria emerge come regione con la più alta concentrazione di centenari, con 61 ogni 100.000 residenti, seguita dal Molise e dal Friuli Venezia-Giulia. Per i semi-supercentenari, il Molise si distingue con 3,1 per 100.000 residenti, seguito dalla Liguria e dalla Basilicata.
Fattori che contribuiscono alla longevità
Questi dati non solo riflettono le differenze regionali in termini di longevità, ma suggeriscono anche il ruolo di fattori ambientali e culturali nel favorire una vita lunga. La dieta mediterranea, il clima mite e un sistema sanitario di alta qualità sono spesso indicati come fattori che contribuiscono alla longevità in Italia. La longevità non è solo una questione di salute fisica, ma anche di benessere psicologico e sociale. Le comunità italiane, con i loro legami familiari forti e il supporto sociale, possono giocare un ruolo cruciale nel promuovere una vita lunga e soddisfacente.
Sfide e opportunità della longevità
La crescita del numero di centenari e supercentenari rappresenta una sfida e un’opportunità per la società italiana. Da un lato, l’aumento dell’aspettativa di vita richiede un adattamento delle politiche sociali ed economiche per sostenere una popolazione sempre più anziana. Dall’altro, offre l’opportunità di valorizzare l’esperienza e la saggezza degli anziani, incoraggiando un dialogo intergenerazionale che possa arricchire la società nel suo complesso.