Se stai pensando di riscattare la laurea ma non sai bene quale opzione faccia al caso tuo, ecco tutto quello che devi sapere prima di farlo.
Con il riscatto della laurea si possono trasformare gli anni dedicati allo studio universitario in anni contributivi, come se durante quel periodo fossero stati versati i contributi pensionistici. In questo modo, quel periodo viene integrato nel calcolo della prestazione pensionistica e consente di smettere di lavorare prima del previsto, poiché è come se si avesse iniziato a lavorare con regolare contratto prima della data in cui si è realmente iniziato a farlo.
Ci sono due modi per richiedere il riscatto della laurea: quello ordinario e quello agevolato. Entrambe le modalità hanno dei costi, che cambiano a seconda delle norme che disciplinano la pensione e quindi si modificano in base al sistema contributivo o retributivo. Ecco però cosa serve sapere in merito alle rate o alla soluzione unica di pagamento: è necessario conoscere i dettagli.
Riscatto della laurea, cosa serve sapere
Mediante il riscatto della laurea, se si ha raggiunto il titolo e quindi concluso correttamente gli studi, è possibile anticipare il pensionamento. Un dettaglio da non sottovalutare, però, è che le rate o il pagamento unico vanno completati prima della decorrenza del trattamento pensionistico: se infatti si inizia a pagare il riscatto della laurea nel settembre 2021 ma se, ad esempio nel maggio dell’anno successivo, è prevista l’entrata in pensione, allora è necessario concludere il pagamento entro quella data.
Non è sufficiente, infatti, avere iniziato a pagare il riscatto della laurea per poter andare in pensione prima e quindi continuare a pagarlo dopo: è fondamentale che il pagamento sia concluso, al momento della pensione. Di fatto, quindi, se si è vicini alla pensione e si decide per il riscatto della laurea è meglio effettuare un unico pagamento, oppure si deve essere coscienti del fatto che le rate proposte dall’INPS saranno poche e consistenti, per via di questo obbligo.
In ogni caso, il pagamento è deducibile dall’IRPEF e quindi si può portare in detrazione sul 730 dell’anno successivo, se lo si paga in una volta sola o si possono portare in detrazione ogni anno le rate pagate entro quei 12 mesi. Per ogni informazione, si può consultare il sito dell’INPS.