A partire da gennaio l’assegno di inclusione prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Vediamo quale sarà il nuovo importo.
Anno nuovo e sussidio nuovo: il Reddito di cittadinanza di grillina memoria verrà rimpiazzato dell’Assegno di inclusione. Requisiti e importi saranno un po’ diversi. Vediamo come funzionerà questo nuovo aiuto di Stato.
Dal 18 dicembre via libera alle domande per ottenere l’assegno di inclusione, il nuovo sussidio che, a partire da gennaio, prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Secondo i primi calcoli gran parte degli attuali percettori del Reddito resteranno esclusi dalla nuova misura di sostegno in quanto i requisiti per ottenere l’aiuto saranno molto più stringenti.
Cambieranno anche gli importi erogati a ciascun nucleo familiare a seconda non solo del numero ma anche dell’età e dello stato di salute di ogni componente della famiglia. L’assegno di inclusione, infatti, è stato appositamente studiato dal Governo di Giorgia Meloni per aiutare chi si trova nell’impossibilità di svolgere qualunque lavoro. Per chi, invece, può lavorare è stato pensato un altro aiuto temporaneo: il Sussidio formazione e lavoro.
Sebbene siano abbastanza simili, il vecchio Reddito di cittadinanza e il nuovo Assegno di inclusione si differenziano tra loro per caratteristiche fondamentali come i requisiti per ottenere l’aiuto e il modo di calcolare l’importo che ogni famiglia ha diritto a ricevere. Vediamo cosa cambierà a partire dal 2024.
Partiamo con il ricordare che l’assegno di inclusione non si rivolgerà a tutti ma solo a quei nuclei familiari in cui sia presente almeno un disabile o un minorenne oppure una persona che abbia già compiuto 60 anni. Per ottenere l’aiuto bisogna avere un reddito familiare annuo non superiore a 6000 euro e Isee non superiore a 9360 euro.
Non solo: il valore della casa in cui si vive non deve superare i 150.000 euro e nessun componente familiare deve possedere imbarcazioni, auto o moto di lusso. Nessuno deve essere sottoposto a misure di custodia cautelare o aver riportato condanne negli ultimi 10 anni e nessun componente della famiglia deve essersi licenziato negli ultimi 12 mesi. È inoltre necessario essere residenti in Italia da almeno 5 anni di cui almeno gli ultimi 2 in maniera continuativa.
Passiamo agli importi. L’importo base dell’assegno di inclusione sarà lo stesso del Reddito di cittadinanza: 500 euro al mese più eventuali altri 280 euro per pagare l’affitto. In caso di nuclei familiari composti solo da persone con almeno 67 anni e/o disabili l’importo base sale a 630 euro al mese e il contributo per l’affitto scende a 159 euro.
Il vero cambiamento consiste nel fatto che, a differenza del vecchio Reddito di cittadinanza l’importo dell’Assegno di inclusione viene maggiorato solo per i componenti non occupabili, cioè per i disabili, i minorenni e le persone con 60 anni o più oppure per adulti che si occupino di bambini fino ai 3 anni o di più di 3 minori. Nessuna maggiorazione, invece, per membri della famiglia sani, di età compresa tra i 18 e i 59 anni e senza minori a carico.
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