Crescono sempre di più i costi legati al conto corrente ed alcuni di questi sono addirittura nascosti: i migliori metodi per risparmiare.
Il 2023 è stato contraddistinto da un deciso aumento dei costi della vita, con i cittadini che hanno dovuto sostenere l’incremento anche dei costi relativi al conto corrente bancario. Spesso tutto ciò viene giustificato con l’inflazione, ma in realtà spesso vengono ignorati i costi nascosti però esistono delle soluzioni per risparmiare.
Quest’anno non è stato di certo facile per le famiglie italiane, specialmente per tutti coloro che hanno un conto corrente bancario. Tutto ciò viene attribuito solitamente all’inflazione che sembrerebbe aver danneggiato i conti correnti degli italiani. Allo stesso tempo però esiste una possibilità di tutela per i consumatori che possono optare per il cambiamento della propria istituzione finanziaria, come sta già accadendo in molti casi. Sono diverse le analisi condotte su questo tema che mettono in confronto i vari conti correnti online.
Infatti rispetto allo scorso anno c’è stato un incremento di prezzi compresi tra l’8% e il 26% rispetto al 2022. La valutazione in questione si basa sull’Indicatore dei costi complessivi (ICC) di sei grandi banche, evidenziando un aumento significativo per tutti i profili di utilizzo, con un impatto maggiore sui conti storicamente meno costosi, come quelli dei giovani, delle famiglie e dei pensionati con operatività bassa. Dall’inizio dell’anno sembra già che il 15,1% dei correntisti, pari a 5,6 milioni di individui, ha già cambiato il proprio conto corrente.
Sono diversi i fattori che hanno spinto i correntisti a cambiare banca. Tra questi troviamo l’eccessivo canone annuo base (53,2%), il costo elevato delle singole operazioni (31,5%), l’aumento dei costi durante l’anno (25%), un servizio considerato insoddisfacente (21,6%), mancanza di validità nell’home banking (11,1%), e la carenza di funzionalità digitali nel vecchio conto (9,7%).
A sollevare la questione di recente ci ha pensato anche la Banca d’Italia, che ha cercato di fare luce sull’aumento dei costi chiedendo agli istituti di credito di incentivare un riequilibrio nel rapporto con i clienti. L’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (ADOC) ha definito gli aumenti inaccettabili e ingiustificati, auspicando che siano assorbiti dai margini di interesse delle banche.
L’Unione nazionale consumatori (UNC) ha accolto favorevolmente l’iniziativa della Banca d’Italia. Nel rapporto è stato sottolineato come molte banche abbiano offerto interessi bassi o addirittura aumentato gli oneri negli ultimi anni. La possibilità di traslocare in un’altra istituzione finanziaria è un diritto regolato dalla legge. La procedura per attuarla però resta gratuita.
Tuttavia i ritardi nel processo si verificano nel 33,7% dei casi. A causa di questi potrebbero esserci diverse penalità per quanto riguarda l’istituto di credito uscente. Per questo solamente ripristinare l’equilibrio degli impegni tra le banche e i clienti potrebbe portare ad una nuova diminuzione dei prezzi.
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