A partire dal prossimo anno ci sono numerose novità per quanto riguarda il regime forfettario. Spuntano diverse novità: cosa bisogna sapere.
Il regime forfettario è un regime fiscale semplificato applicato in Italia per diverse categorie di contribuenti, specialmente per quanto riguarda lavoratori autonomi e piccoli imprenditori. Sono diverse le novità a partire dal prossimo anno per quello che è un regime che punta a semplificare gli adempimenti fiscali.
L’Agenzia delle Entrate ha deciso di lanciare la circolare n. 32/E del 5 dicembre 2023 dove ha rivelato importanti chiarimenti con diverse modifiche per quanto riguarda il regime forfettario. Tutte le modifiche sono contenuto all’interno della legge di bilancio 2023.
Queste modifiche vanno a toccare le condizioni di accesso, la permanenza e l’uscita dal regime agevolato per tutte quelle persone fisiche o chi esercita attività d’impresa. Tra queste sono comprese anche arte e professione in forma individuale. Sono quindi diverse le modifiche in arrivo dal prossimo anno.
Sono significative le modifiche che arriveranno dal prossimo anno per il Regime Forfettario. Infatti secondo l’articolo 1, comma 54, del Bilancio 2023 (legge n. 197/2022) ci saranno delle semplificazioni e agevolazioni fiscali ai contribuenti italiani.
Tra le novità più importanti troviamo l’aumento del limite di ricavi o compensi per l’adesione al Regime Forfetario, passato da 65.000 euro a 85.000 euro. Ciò significa che coloro che registrano ricavi compresi tra questi due limiti nel 2022 possono mantenere o aderire al regime nel 2023. I contribuenti precedentemente vincolati al regime ordinario potranno quindi aderire al Forfettario.
Un altro punto saliente è l’introduzione di un nuovo criterio di uscita immediata dal regime: il superamento dei 100.000 euro di ricavi o compensi nell’anno. Questo comporta il passaggio automatico al regime ordinario nello stesso anno in cui viene superata questa soglia.
Mentre invece per rimanere nel Regime Forfettario a partire dal prossimo anno i contribuenti devono aver generato ricavi o compensi entro gli 85mila euro. Nel caso in cui venga superata questa soglia ma non i 100mila euro, si passa al regime ordinario solamente dall’anno successivo ma rispettando la necessità di rettificare l’IVA su beni e su servizi specifici. Mentre nel caso in cui i ricavi e compensi superino i 100mila euro, il passaggio al regime ordinario avviene nell’anno in corso, ma con differenti decorrenze per Iva ed imposte dirette.
Queste modifiche vanno a rappresentare un cambiamento significativo per tutti i professionisti e gli imprenditori andando ad offrire loro la maggior flessibilità nella gestione della tassazione. Allo stesso tempo il contribuente dovrà monitorare attentamente i ricavi ed i compensi per evitare il passaggio involontario al regime ordinario.
Durante l'intervista rilasciata a Newzgen, Maran ha espresso un giudizio critico sulla gestione della questione…
L'invecchiamento attivo e il miglioramento delle condizioni di vita permettono a un numero sempre maggiore…
Mediaset ha preso una decisione che ha sorpreso molti e che ha scatenato una serie…
In questo articolo cercheremo di capire anche i risvolti futuri in termini di settori migliori…
Al centro della controversia vi sono state le parolacce pronunciate dall'olandese, un comportamento che ha…
Numeri in crescita per il mercato creditizio, che registra un sostanziale incremento nella richiesta di…