Se hai un mutuo e non sai più come stare dietro all’aumento dei tassi di interesse, scopri subito come ottenerne il rimborso: è facilissimo.
Viviamo in un periodo storico incerto, soprattutto dal punto di vista economico. Sono molti i beni di prima necessità che hanno subito forti rincari, a partire dalla spesa alimentare fino ad arrivare ai carburanti per l’auto e alle bollette. Capitolo a parte, poi, quello degli affitti e dei mutui, che in alcune situazioni hanno raggiunto cifre a dir poco folli: in un panorama di questo tipo, pianificare il proprio futuro è decisamente difficile.
Fortunatamente, però, anche nel 2024 sarà possibile godere del rimborso per l’aumento dei tassi di interesse relativi ai mutui, così come per le spese sostenute per l’affitto. Oggi vi sveliamo chi ne ha diritto, come deve presentare domanda e chi sarà l’autorità che gli concederà questo rimborso: ecco tutto quello che si deve sapere.
Rimorso dei tassi di interesse del mutuo: le informazioni utili
Coloro i quali abbiano stipulato, tra il 2015 e il 2022, un mutuo a tasso variabile e quindi abbia pagato le relative rate in quel periodo di tempo, ha diritto al rimborso degli interessi versati anche nel caso in cui il prestito sia ormai estinto.
Questo è valido se e solo se, nel contratto, sia stata stipulata la clausola floor, giudicata di recente vessatoria dalla Corte di Appello di Milano: secondo la Corte, infatti, ha impedito agli interessi del mutuo di scendere sotto a una determinata soglia, soprattutto nel periodo in cui questi erano negativi.
Questa clausola indica una soglia minima al di sotto della quale l’interesse relativo a un mutuo a tasso variabile non può scendere. Sebbene sembra interessante, quando i tassi diventano negativi questa clausola è vantaggiosa solo per l’istituto con il quale si è stipulato il contratto di mutuo e non per il cliente. Di fatto, quindi, se si è tra chi in quel periodo di tempo ha sottoscritto un mutuo con questa clausola, si può fare qualcosa.
Innanzitutto, bisogna inviare un reclamo alla banca che ha erogato il mutuo, chiedendole il rimborso degli interessi pagati quando i tassi erano negativi. Successivamente, si deve citare in giudizio la banca. Sono molti gli istituti coinvolti, tra i quali spiccano Monte dei Paschi di Siena, Unicredit, Ing, Intesa San Paolo e Banca Mediolanum come le più famose.