Se avete un mutuo o un affitto e gli aumenti vi hanno messo letteralmente in ginocchio, ecco cosa dovete sapere in merito al rimborso
Sono anni difficili, per quanto riguarda l’economia italiana. Sebbene la pandemia sia passata e le sue conseguenze sul mercato del lavoro si siano affievolite, le guerre che sconvolgono l’Europa hanno conseguenze sull’economia del nostro paese, nonché del nostro continente. Parallelamente a stipendi sempre uguali a sé stessi, il costo della vita è salito sempre di più e questo riguarda anche i mutui e gli affitti.
Sono ormai sotto agli occhi di tutti i costi delle case in affitto, che spesso sono diventati un tema centrale anche nei telegiornali, soprattutto per quanto riguarda città ambite come Milano o Torino. Dall’altro lato, anche i tassi dei mutui hanno raggiunto cifre incredibili e mai viste prima, che hanno messo letteralmente in ginocchio migliaia di famiglie italiane. In tutto ciò, però, esiste il rimborso contro questi aumenti eccessivi: ecco cosa si deve sapere.
Con la Legge di Bilancio 2024 verranno rivisti i cosiddetti fringe benefits, i quali vivranno una detassazione e una revisione dei limiti di importo. Tra le novità ci sarà quella per cui le aziende avranno l’opportunità di inserire tra questi benefits anche il rimborso per l’acquisto di un immobile o per l’affitto della propria abitazione, così come era già stato fatto ai tempi di Draghi nel 2022.
A stabilirlo è l’articolo 6 della nuova Legge di Bilancio: questa ipotizza che il datore di lavoro abbia il diritto di rimborsare i suoi dipendenti per la spesa sostenuta per luce, acqua e gas e per quella relativa all’affitto o al mutuo.
I destinatari di questi rimborsi sono i lavoratori dipendenti, con una soglia di detassazione che non supererà i 258.23 euro. Di fatto, nessuno dovrà presentare alcuna domanda ma sarà il datore di lavoro a decidere se concederli ai propri dipendenti.
Ciò che i lavoratori possono fare è presentare al proprio capo il diritto di ricevere questo bonus e, se si hanno figli a carico, l’eventuale loro codice fiscale. Il bonus viene quindi calcolato a partire dal canone mensile dell’affitto mentre, se si ha un mutuo, viene rimborsato il tasso di interesse ad esso applicato, che ad oggi consiste in una percentuale anche piuttosto alta.
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