Se stai per avvicinarti alla pensione ma temi le penalizzazioni, ecco tutto quello che devi sapere e come le puoi evitare di netto
Quando gli anni salgono e i decenni trascorsi al lavoro iniziano a diventare tanti, arriva incontrollato il desiderio della pensione. Dopo una vita dedicata alla propria professione, infatti, si ha voglia e si ha bisogno di un po’ di riposo, per potersi finalmente dedicare di nuovo alle proprie passioni a tempo pieno, nonché alla propria famiglia.
Con la Legge di Bilancio 2024 cambieranno però di nuovo i requisiti per andare in pensione e aumenteranno le penalizzazioni. Molti lavoratori, quindi, con l’anno nuovo si troveranno confusi in merito ai propri diritti pensionistici, nonostante il raggiungimento dei requisiti necessari per potersi finalmente ritirare. Le maggiori modifiche riguarderanno l’Opzione Donna, l’Ape Sociale e la Quota 103: ecco cosa c’è da sapere in merito, soprattutto riguardo le penalizzazioni.
Pensioni, allarme 2024: come evitare le penalizzazioni
Chi, entro il 31 dicembre 2023, avrà maturato tutti i requisiti necessari per andare in pensione, potrà decidere di farlo in qualsiasi momento. In questo caso, infatti, si parla di cristallizzazione del diritto acquisito e non vi è legge successiva che possa cambiare o rimuovere tale diritto. Coloro i quali, quindi, entro fine anno potranno andare in pensione con Quota 103, Opzione Donna o Ape Sociale vedranno questo diritto garantito anche il prossimo anno, anche se la Legge di Bilancio cambierà queste tre modalità di accesso pensionistico.
Al contrario, invece, per chi entro il 31 dicembre non maturerà i requisiti, le cose cambieranno. La Quota 103 subirà tre penalizzazioni: la finestra mobile diventerà più lunga, la soglia massima erogabile scenderà a massimo 2555 euro al mese e il calcolo della pensione seguirà il metodo contributivo puro.
Di fatto, quindi, per evitare le penalizzazioni l’unico modo è riuscire a raggiungere tutti i requisiti entro fine anno: in questo modo si avrà diritto alla cristallizzazione, che permetterà di continuare a lavorare anche nel 2024, scegliendo quando e come andare in pensione secondo i criteri validi fino al 31 dicembre 2023.
Ad oggi, quindi, si può andare in pensione anticipata se al 31 dicembre 2023 si hanno 64 anni e 36 di contributi, 64 anni e 38 di contributi, 64 anni e 39 di contributi o 58 anni e 35 di contributi per le donne nate entro il 1962. Controllate se rientrate nella platea dei beneficiari della pensione entro il 31 dicembre: potrete richiederla quando vorrete!