Scopriamo quali sono le origini di Yule: la grande festa che celebra il solstizio d’inverno.
Ogni anno, nel periodo del solstizio d’inverno si celebra una delle feste più antiche di sempre che poi è anche quella che ha dato origine al Natale. Stiamo parlando di Yule, una festa celtica che nella tradizione pre-cristiana aveva lo scopo di celebrare la vittoria della luce sulle tenebre.
La sua esistenza, fu poi messa in ombra dalla decisione di papa Giulio I di dar vita al Natale da celebrare proprio in quei giorni. Eppure, ancora oggi, sono in tanti a ricordarla e a festeggiarla, sopratutto per via della sua connotazione magica.
Spiegare la celebrazione di Yule significa fare un salto nel tempo e tornare all’epoca in cui la vita si appoggiava saldamente alla natura, ai cicli lunari e a quanto la terra aveva da offrire ai suoi abitanti. Il solstizio d’inverno coincide infatti con la notte più lunga dell’anno e ciò rappresenta al contempo morte e rinascita.
In questo momento dell’anno, infatti, proprio quando sembra che le tenebre abbiano la meglio sulla luce si sancisce anche il risorgere del sole che pian piano tornerà a primeggiare. Si tratta, insomma, di una celebrazione ambivalente e pertanto estremamente profonda. In questa notte, infatti, generalmente celebrata il 21 Dicembre, si festeggia l’arrivo della nuova alba che porterà con sé tante cose belle.
In questa giornata si mangiano frutta di stagione, noci, idromele, patate e cibi speziati. Inoltre è usanza indossare abiti dai colori caldi come il rosso. Ovviamente, è possibile anche attirare a sé cose belle con rituali che ricordano un po’ la lista dei buoni propositi che si fa a fine anno. Un esempio è dato dall’usanza di bruciare al fuoco di una candela rossa e unta con dell’olio d’oliva ciò che è vecchio.
Come, ad esempio, le cattive abitudini o quel che si desidera lasciar andare. Queste si possono annotare su un foglio che andrà appunto bruciato concentrandosi sulla volontà di abbandonare ciò che non si sente più in linea con la propria persona. Al contempo, su un altro foglio si possono appuntare i desideri per il nuovo anno. Questo, non si dovrà bruciare ma passare al fumo di un incenso (meglio se di mirra). Fatto ciò si potrà conservare in un posto sicuro dove sarà lasciato senza più essere preso.
Detto ciò, ci sono diversi simboli a noi noti che richiamano la festività di Yule. Uno è il vischio da tenere in casa che è anche il simbolo sacro del solstizio d’inverno e che porta fortuna. Anche la ghirlanda da appendere alla porta è legata alla tradizione celtica richiamando la ruota dell’anno. Si tratta, insomma, di una festa che seppur celebrata nel momento più buio dell’anno inneggia al sole, alla vita e alla realizzazione dei propri sogni.
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